L’ortocheratologia è una tecnica non chirurgica con cui è possibile correggere un difetto di vista attraverso l’applicazione programmata di lenti a contatto.
Le lenti per ortocheratologia si portano solo durante il sonno: in questo modo esse producono un annullamento temporaneo del difetto di vista modificando la forma della superficie della cornea. Quando al mattino la lente viene rimossa, la cornea mantiene la sua forma modificata e la persona continua a vedere bene ad occhio nudo per tutto il giorno, senza occhiali e senza lenti a contatto tradizionali.
Questa tecnica è consigliata a tutti, bambini, ragazzi e adulti in quanto è l’unico metodo in grado di aiutare la prevenzione del progressivo aumento del difetto visivo.
UN PERCORSO COMPLETO E SEMPRE MONITORATO
Questo trattamento è completamente reversibile: se si desidera interrompere l’uso di queste lenti, è sufficiente un breve periodo di sospensione perché la cornea ritorni alla sua forma originaria.
Per sottoporsi a un trattamento ortocheratologico, è necessario eseguire alcuni test preliminari:
1. verifica dello stato di salute dell’occhio;
2. definizione mappa della cornea;
3. training per applicazione e manutenzione;
4. monitoring pre-post applicazione;
5. analisi stato della cornea;
6. eventuali aggiustamenti sulle lenti per migliorare le performance.
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LE DOMANDE
Che cos’è?
E’ una tecnica che prevede l’uso di lenti a contatto durante la notte. Essa consente di modellare la cornea e permette di vedere durante il giorno senza utilizzare ne’ occhiali ne’ con le abituali lenti a contatto giornaliere o mensili.
Questo succede perché la lente a contatto ortocheratologica modella solo la superficiale dell’epitelio corneale che si rigenera continuamente.
Come funziona e quali difetti corregge?
L’ortocheratologia è una tecnica non chiurgica e non invasiva. Prevede l’applicazione di lenti a contatto RGP a geometria inversa realizzate per modellare la cornea senza danneggiare la superficie dell’occhio.
Le lenti a contatto che noi utilizziamo sono infatti certificate CE rispetto agli standard qualitativi necessari.
Qual è il meccanismo di funzionamento?
La lente è in grado di rendere più piatto lo strato dell’epitelio (strato più esterno della cornea).
I calcoli teorici, confermati durante le ricerche, dimostrano che l’appiattimento è di circa 5 micron per diottria di correzione. Quindi se, ad esempio, abbiamo la miopia di 3 diottrie, l’appiattimento atteso sarà di circa 15 micron. Lo spessore della cornea è di circa 540 micron pertanto lo spessore corneale interessato sarà quindi solo del 3%.
Quali sono i vantaggi?
Ha il vantaggio di non avere più il discomfort di una lente mensile o giornaliera causato dall’ammiccamento palpebrale durante la giornata e di eliminare le componenti ambientali es.polvere, vento, aria condizionata, che possono causare maggior fastidi.
Si sso indossare anche in caso di poca lacrimazione, grazie al materiale che le rende altamente permeabili all’ossigeno e pertanto più confortevoli. La tecnica è completamente reversibile ed in ogni momento si può sospendere.
L’utilizzo dell’ortocheratologia è un mezzo tra i più efficaci per bloccare o rallentare l’aumento progressivo della miopia nei giovani.
Come funziona e quali difetti visivi corregge?
Normalmente e sulla base della nostra esperienza professionale, l’0rtocheratologia ottiene ottimi risultati per le persone che presentano:
– miopia entro le 8 diotrie
– astigmatismo entro le 5 diotrie
– ipermetropia entro le 6 diotrie
– presbiopia (difficoltà da vicino) entro le 3.50 diotrie
Danno fastidio di notte?
E’ innegabile che inizialmente la lente a contatto “si sente” nell’occhio ad occhio aperto ma ad occhio chiuso si sente pochissimo e tutti i portatori si sono facilmente abituati e non hanno assolutamente difficoltà ad addormentarsi.
Quando indosso le lenti vedo bene?
Sì, ti permette di leggere o guardare la TV prima di addormentarti.
La persona può inoltre alzarsi durante la notte e aprire l’occhio per potersi orientare nell’ambiente avendo la correzione del diffetto visivo.
Sono difficili da mettere e togliere?
Sono facili da indossare e rimuovere in quanto insegneremo passo a passo tutta la procedura.
Dopo quanto tempo si hanno i primi benefici?
I nostri clienti iniziano ad apprezzare i risultati già dopo un’ora di porto della lente a contatto, ma il risultato definitivo viene apprezzato dopo circa 5-10 giorni si garantisce una visione nitida fino a quando la persona indossa regolarmente le lenti a contatto durante la notte. E’ richiesto un porto notturno di almeno 3-5 ore a secondo dell’intensità del difetto visivo. L’effetto copre tutto l’arco della giornata e della serata pertanto dalle 20 alle 40 ore a secondo del diffetto visivo.
L’ortocheratologia è una tecnica reversibile e non invasiva pertanto nel momento in cui la persona non utilizza più le lenti a contatto notturne torna gradualmente ad avere il difetto visivo.
Se continuo a peggiorare?
Importanti riviste scientifiche come optometry and vision sience, journal of oftalmology e contact lens and anterior eyes, attestano come le lenti ortocheratologiche sono uno dei più efficaci strumenti nel contenimento della progressione miopica pertanto sono vivamente consigliate per i giovani che hanno un progressivo aumento del difetto visivo.
È necessario sostituire le lenti?
L’efficacia del risultato della lente a contatto ortocheratologica è garantita dalla ditta fornitrice per 1 anno.
Se vado a dormire tardi e li metto per poche ore?
Dopo il periodo iniziale, quando si è stabilizzato e si arriva “a regime”, bastano poche ore di uso per mantenere il risultato.
Quando non possono ricorrere all’ortocheratologia?
L’applicazione di queste lenti è sconsigliata solo in caso di degenearioni corneali, cheratiti, cheratocono o altre patologie indicate dal medico oculista,
Ortocheratologia o chirurgia refrattiva?
Premettiamo che normalmente l’intervento chirurgico viene eseguito in età adulta e quando il difetto visivo è stabile cioè minimo 25 anni con almeno 3 ai 5 anni senza peggioramento visivo. Gli anni che precedono questo momento sono di fondamentale importanza e il nostro obiettivo è quello di aiutare la persona ad aumentare il meno possibile il difetto visivo che presenta.
I principali motivi per cui una persona sceglie l’ortocheratologia sono:
– trattenere la progressione miopica fino alla futura stabilizzazione.
– giovani che praticano attività sportiva in cui occhiali da vista e lenti a contatto diurne sono sconsigliate o danno fastidio a causa della disidratazione della lente (es. sport acquatici come la pallanuoto, lo sci, bici,etc)
– persone che vogliono essere libere dall’uso di occhiali e lenti a contatto diurne.
Riferimenti scentifici
-Effect of Orthokeratology on myopia progression: twelve-year results of a retrospective cohort study
Lee YC, Wang JH, Chiu CJ. https://bmcophthalmol.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12886-017-0639-4
– Update on Orthokeratology in Managing Progressive Myopia in Children: Efficacy, Mechanisms, and Concerns
Xintong Li, MD; Ilana B. Friedman, MD; Norman B. Medow, MD; Cheng Zhang, MD
– Gas permeable (GP) versus non-GP lens wearers: accuracy of orthokeratology in myopia reduction.
University of Missouri, St. Louis College of Optometry, St. Louis, Missouri 63121, USA.
-Myopia control with orthokeratology contact lenses in Spain: a comparison of vision-related quality-of-life measures between orthokeratology contact lenses and single-vision spectacles.
Menicon Co., Ltd , Iglesia 9, Apartamento 106, Majadahonda, Madrid, Spain. j.santodomingo@menicon.com
– Effects of orthokeratology on axial length growth in myopic anisometropes.
Department of Ophthalmology and Vision Science, Eye and ENT Hospital, Fudan University, Shanghai, China; Key Laboratory of Myopia, Ministry of Health, China.
-Effects of orthokeratology on the progression of low to moderate myopia in Chinese children
Department of First Clinical Medical College, Nanjing Medical University, Nanjing, Jiangsu China
-Global Prevalence of Myopia and High Myopia and Temporal Trends from 2000 through 2050
Brien A. Holden, PhD, DSc, Timothy R. Fricke, MSc, David A. Wilson, PhD, Monica Jong, PhD